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albero infinito_foto di claudia gori_02

ph – Claudia Gori

Dopo molti mesi di chiusura, il MINE – Museo delle Miniere e del Territorio di Cavriglia ha riaperto domenica 16 maggio 2021
con nuovi percorsi, nuovi allestimenti, un nuovo sito internet e una nuova installazione audiovisiva e architettonica permanente nella sala 7:

ALBERO INFINITO

Prodotto da MACMA, a cura di Tommaso Orbi

Albero infinito racconta l’identità in continuo mutamento del territorio della valle mineraria e dei paesi ad essa legati, dalle radici ai frutti e dai frutti alle radici in un processo senza fine.

Senza fine sono infatti le trasformazioni di questo territorio, caratterizzate dal rapporto profondo e a volte conflittuale tra l’uomo e la natura di cui fa parte e anche tra l’uomo e la sua stessa natura, a volte misteriosa a volte sconvolgente.

Dalle origini della lignite formatasi dagli antichi alberi del Pliocene, alle miniere del XIX e XX secolo, passando attraverso gli orrori e i terribili eccidi della seconda guerra mondiale, per arrivare alle grandi escavazioni iniziate negli anni ‘50, che portano progresso e lavoro ma anche la distruzione di paesi e lo stravolgimento di un paesaggio, riportando parte della valle a un lago, come milioni di anni fa.

Albero perché è una metafora che rappresenta bene questo processo di trasformazione, questo ciclo continuo di vita, morte, rinascita e crescita.

Albero perché la storia di questo territorio nasce appunto dagli alberi.

Albero infinito è un’opera monolitica ma dinamica, imponente ma leggera, una pianta circolare, una sorta di canneto in ferro che sembra passare da sotto il pavimento della sala per continuare sopra il soffitto in un flusso unico di linfa che scorre dentro e che esce e prende forma attraverso gli squarci presenti sulla corteccia, da cui si affacciano storie narrate da volti, vite, paesaggi, suoni e risonanze.

L’opera, che si trova al centro di quella che è diventata una specie di scatola magica, mette in relazione varie materie e linguaggi. È costruita con profili di ferro grezzo e sui tre monitor incassati scorrono animazione e live action.

È un’opera sinestetica che si può toccare, ascoltare, guardare, anche annusare volendo.

 

**Teaser**



Credits
protagonisti (in ordine alfabetico): Alfonso Biagioni, Viviana Benucci, Neda Crini, Aldo Dini, Gino Franchini, Tito Giannetti, Giorgio Grassi, Marisa Melani, Giuliana Mugani, Emilio Polverini.
produzione: MACMA
progettazione struttura + regia, riprese e montaggio opera audiovisiva: Tommaso Orbi
animazioni opera audiovisiva: Gianfranco Bonadies
musiche opera audiovisiva: Daniele Malvisi
altre musiche opera audiovisiva: Lorenzo Perferi, Alex Fitch (Seeking Clarity pt. II), Doug Maxwell (Sea Of DoomI), Satellite Ensemble (West Strings)
presa diretta del suono opera audiovisiva: Antonio Di Virgilio
repertori fotografici e audiovisivi opera audiovisiva: Museo Mine, ENEL, Alfonso Biagioni, Filippo Boni, Giorgio Grassi, Emilio Polverini
progettazione struttura: Cosimo Balestri
costruzione struttura: B.Mec di Jacopo Burini
impianto audio e video: Quitapesares di Antonio Di Virgilio e TNT Events
supporto organizzativo: Fulvia Orifici
comunicazione: Olimpia Bonechi

 

Per info & visite:
MINE – Museo delle Miniere e del Territorio di Cavriglia – Castelnuovo dei Sabbioni
tel. 055 39 85 046
(martedì-domenica 10:00-13:00)
pagina Facebook: @MINECAVRIGLIA

 

Gallery

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Albero infinito è parte del progetto LINFA – frammenti da un giardino planetario: espansione, contaminazione e trasformazione nato dalla collaborazione tra Museo MINE, Comune di Cavriglia e MACMA, sostenuto da Comune di Cavriglia e Fondazione CR Firenze nell’ambito del Bando Laboratori Culturali 2019, in collaborazione con I. C. “Benedetto Varchi” di Montevarchi.